Hypnerotomachia Poliphili – Francesco Colonna
Hypnerotomachia Poliphili – Francesco Colonna (1499) Venezia: Aldo Manuzio.
Pubblicato cinquecento anni fa dal più grande editore italiano Aldo Manuzio, questo romanzo è ritenuto, grazie anche alle mirabili xilografie che lo illustrano, il più bel libro della storia della stampa, ma anche il più criptico e misterioso. Risolta la questione del suo autore, che Giovanni Pozzi ha identificato in un Francesco Colonna frate indocile e libertino, resta il mistero del linguaggio, spericolato e intrepido esperimento in cui «l’orditura italiana di un periodare boccaccesco è … saturata dai più affollati e squisiti latinismi di estrazione argentea» (Contini). La narrazione è di carattere espressamente ermetico. Il protagonista Polifilo ritrova in sogno l’amata Polia superando una serie di prove iniziatiche: un viaggio dell’anima, intrapreso in lotta con Amore per raggiungere la vera Sapienza, un pellegrinaggio onirico fatto di trabocchetti e prodigi, meraviglie e incubi, rovine classiche e giardini di delizie, fantastiche e iperboliche architetture, inquietanti e fascinose personificazioni allegoriche, ma anche un’eruditissima enciclopedia di miti, iscrizioni, emblemi, dotte ossessioni filologiche, mirabili lapidari, erbari e bestiari.
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