Il mondo magico: prolegomeni a una storia del magismo – Ernesto De Martino
Il mondo magico: prolegomeni a una storia del magismo – Ernesto De Martino (1948). Torino: Einaudi, 317 p. ; 22 cm.
Con questo libro, che è la sua opera più profonda e celebre, de Martino intese dare una ricostruzione dell’età magica come momento di sviluppo della storia dello spirito. Essa è un’epoca in cui i confini tra uomo e natura, tra soggetto e oggetto sono ancora incerti. Ma anziché risolversi in una partecipazione mistica, come riteneva l’etnologia d’ispirazione irrazionalistica, questa incertezza crea un dramma: quello della «crisi della presenza», del rischio per l’uomo di essere annullato da forze naturali incommensurabili e incontrollabili. La magia appare così come un insieme di tecniche per riscattarlo da questa crisi e rassicurarlo del proprio «esserci». Attraverso un’accurata scelta di reperti etnografici, de Martino rievoca plasticamente, in pagine indimenticabili, i momenti di tale dramma. Egualmente distante da irrazionalismo e razionalismo, che diversamente rimuovono il carattere storico di tale dramma, de Martino mostra come il soggetto umano sia esso stesso un prodotto storico la cui genesi si situa appunto nell’età magica. La posizione teorica di de Martino, al crocevia tra idealismo, esistenzialismo e marxismo e affacciata sui problemi della parapsicologia e della psicoanalisi, è talmente ricca di stimoli e di tensioni che mantiene ancora oggi intatta la sua forza di suggestione.
Ernesto De Martino (Napoli, 1º dicembre 1908 – Roma, 9 maggio 1965) può essere considerato tra i massimi cultori italiani degli studi di etnografia e folklore. Tra le sue opere si ricordano particolarmente “Il mondo magico. Prolegomeni a una storia del magismo” (1948), “Morte e pianto rituale nel mondo antico” (1958) (che ha ottenuto il Premio Viareggio), “La Terra del rimorso” (1961), “Magia e civiltà” (1962).
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