Le dee viventi – Marija Gimbutas
Le dee viventi – Marija Gimbutas; a cura di Miriam Robbins Dexter; introduzione all’edizione italiana Martino Doni (2005). Milano: Medusa, 330 p. : ill. ; 23 cm.
L’ultimo libro scritto da Marija Gimbutas, pubblicato postumo, riassume decenni di ricerca condotta nei più importanti siti del neolitico e del paleolitico superiore europei: il risultato è un’impressionante serie di ritrovamenti che conducono alla ricostruzione di un’ideologia coerente e complessa, incentrata sulla divinità femminile, la “grande dea” della morte e della rigenerazione. Nutrice e sterminatrice, la dea fa convergere su di sé i miti e i riti degli abitanti dell’Europa che precedettero le grandi invasioni indoeuropee (stimate in due ondate, tra il 4000 e il 3000 a.C.).
Marija Gimbutas (Vilnius, 23 gennaio 1921 – Los Angeles, 2 febbraio 1994) è stata un’archeologa e linguista lituana. Nata in Lituania, studiò archeologia, folclore e linguistica alle Università di Kaunus e Vilnius. Fuggita durante un’invasione russa, si laureò nel 1946 presso l’Università di Tubinga. Nel 1949 si trasferl negli USA, ed iniziò il suo lavoro ad Harvard come esperta di preistoria dell’Europa orientale. Nel 1963 divenne docente di Archeologia all’Università di Los Angeles. È autrice di oltre 20 opere e 200 pubblicazioni su argomenti che spaziano dalla preistoria e mitologia dell’Europa Antica alla religione della Grande Dea e alle origini delle culture indoeuropee.
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