Il Guardiano della Soglia – Pietro Bornia
Il Guardiano della Soglia – Pietro Bornia (1898). Napoli: Libreria Detken & Rocholl.
Qui Pietro Bornia riassume in parecchi punti gli insegnamenti mistici e metafisici contenuti nel libro “Zanoni” di Edward Bulwer Lytton, scrittore inglese esoterista.
Egli in quell’opera lumeggia tre affigliati ad un’oscura ma celebre società segreta dell’Occidente: Clarence Glyndon, il neofita che fallisce la prova decisiva e non può più avanzare; Zanoni, l’iniziato che ondeggia ancora tra la scienza e l’amore terreno, tra il mistico AdonAi e Rosa Pisani, la gemma della ridente Napoli; e Megnuri, l’iniziatore che vive solamente per la scienza ed è morto al sensualismo, l’adepto ch’è indifferente verso l’umanità, non aspirando che alla comunione con Dio. La Società alla quale costoro appartengono è la Fama fraternitas Rosae – Crucis, l’Ordine dei Rosi-cruciani, del quale al giorno d’oggi non ne esiste ancora che un piccol numero in Germania.
Prototipi del romanzo son Rosa e Zanoni; ma noi non possiamo fermarci sui loro amori e sulla loro infelicissima fine. Accenneremo solo di volo che Zanoni, dopo molta oscitanza tra l’adorazione di Dio ed il culto della donna, si appiglia al sublime partito di riconquidere se stesso, dando la sua esistenza per salvare quella della sua amata sposa e trova l’apoteosi sul palco ferale della ghigliottina, a Parigi, l’ultimo giorno del terrore.
Se si sfronda l’opera della parte romantica, che pure spira un senso soave d’italianità, ci si accorge d’aver sott’occhio un trattato di scienza occulta.
Glyndon, il giovane pittore inglese, giunto a Napoli stringe amicizia con Zanoni e con Megnur, e riceve da quest’ultimo i primi insegnamenti della Scienza Sacra.
Pietro Bornia (Roma 1861 – Roma 1934) è stato un studioso di scienze iperfisiche, o meglio, di quei fenomeni dalle cause diverse od ignorate che possono avvenire in noi ed intorno a noi e che oggi sono generalmente raggruppate sotto il nome di scienze occulte. Ha collaborato con scritti pieni di erudizione precisi nelle due riviste pubblicate dall’Ill.mo ed amatissimo maestro Giuliano Kremmerz, al secolo dott. Ciro Formisano, il “Mondo Secreto” ed il “Commentarium”. Dopo aver oscillato tra diverse scuole, è stato amico del grande Kremmerz e divulgatore efficace, dottissimo, onesto, perché ha cercato di mentire il meno possibile, dell’Ermetismo, con gli scritti, con le parole, con l’esempio. Ha mantenuto alto sempre l’ideale Ermetico, sacrificando a questo ideale di unità, di miglioramento, sviluppo animico e soprattutto integrativo, tutti gli anni della sua giovinezza, i migliori anni dell’età matura, tenendo fermo nel cuore quel principio di umana solidarietà, che dev’essere requisito precipuo di ogni spiritualista. Ha diretto per molti anni in Roma, con animo sincero e con cuore di soldato, l’Accademia Virgiliana della Scuola Pitagorica, fondata dal Kremmerz in Italia. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni fra le quali: “La porta magica”, “lavoro ermetico a fondo storico” di piccola mole, ma esatto, chiaro, in cui è mirabilmente trattato il simbolismo della Grande Opera nei suoi fini alchimici e morali ed un periodo della vita di Roma e del grande Borri, dotto medico ed occultista, estratto dalla rivista “Luce ed Ombra”. È anche autore di diverse traduzioni e riassunti fra cui “Il Guardiano della Soglia”, edito da un editore napoletano.
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