M’hashish. Cento cammelli nel cortile: racconti della tradizione popolare marocchina – Paul Bowles e Mohammed Mrabet
M’hashish. Cento cammelli nel cortile: racconti della tradizione popolare marocchina – Paul Bowles e Mohammed Mrabet; introduzione di Giovanni De Martino (1975). Roma: Arcana, 149 p. ; 19 cm.
Questo volume riunisce due raccolte di racconti:
M’HASHISH di Mohammed Mrabet
« Ah, disse Hassan, io non credo in questo mondo. C’è un altro mondo dove la vita è diversa » . Queste sono le storie di quel mondo. La parola «m’hashish », che nel Magreb equivale a «pieno d’hashish », è usata non soltanto in senso letterale, ma anche figurativamente per descrivere una persona il cui comportamento appare imprevedibile e irrazionale. Questi racconti trattano alcune delle possibili conseguenze di questo stato d’essere
CENTO CAMMELLI NEL CORTILE di Paul Bowles
Sono quattro racconti di vita contemporanea in un paese dove la cannabis, piuttosto che l’alcool, fornisce una scappatoia al mondo della realtà quotidiana. Così, tra i personaggi di questi racconti, Salam trova nelle suggestioni del kif il modo di liberarsi da un eventuale nemico. Quello dell’ Assemblea cade nella trama fantastica del proprio sogno e ne continua la rappresentazione nella realtà. La vittoria di Idir su Lahcen è la classica storia
dell’abilità del fumatore di kif ad avere la meglio sul bevitore. II soldato Driss, con l’aiu o del kif, dimostra l’esistenza del magico al suo illuminato sur eriore. Per tutti loro il kif è il mezzo per arrivare a uno stato di comunicazione non soltanto con gli altri, ma soprattutto cc-n se stessi.
Paul Bowles ha anche registrato e tradotto i racconti del « M’hashish ». Amico di Gertrude Stein, allievo del compositore Aaron Copland, attore in film sperimentali di Hans Richter, vive a Tangeri dagli anni ’50, quando la città era un punto d’approdo degli esponenti della Beat Generation. E’ autore di romanzi e racconti tradotti in varie lingue.
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