Le civiltà scomparse dell’Africa – J. C. deGraft-Johnson
Le civiltà scomparse dell’Africa – J. C. deGraft-Johnson (1960). Milano: Feltrinelli, 242 p. ; 18 cm.
La civiltà africana è stata definita la “civiltà della parola”: proprio questa scarsità di fonti stabili per la storiografia (di fonti in generale, di fonti scritte in particolare, tanto più se si considerano le fonti elaborate dagli africani stessi) ha da sempre determinato una grande difficoltà a ricostruire la storia di questo continente. Oltre alla carenza di documenti, non ha certamente giovato la prospettiva inevitabilmente eurocentrica delle opere dedicate alla storia dell’Africa.
Ciò ha fatto sì che, ad eccezione dell’antico Egitto, di Cartagine e poi dei territori passati all’Islam, tutte le restanti civiltà siano rimaste in ombra e considerate “popolazioni primitive”. Quest’opera di De Graft-Johnson è stata pubblicata proprio quando una generazione inquieta dei popoli africani, sia in Africa e all’estero, stava cercando una non-storia coloniale dell’Africa, da un punto di vista africano. Ne è uscita un’opera unica, preziosa e affascinante. L’Impero del Mali, l’Impero del Ghana, l’Impero Songhai, l’Impero di Monomotapa … John Coleman de Graft-Johnson ricostruisce in una grande visione di insieme l’affascinante sviluppo di queste eccezionali civiltà, scomparse e purtroppo ancora oggi poco conosciute da noi europei.
John Coleman de Graft-Johnson ( 21 marzo 1919 ad Accra – 1977 nel Ghana) è stato uno storico, filosofo, scrittore, economista e diplomatico del Ghana. Si è laureato Bachelor of Commerce nel giugno 1942, Master of Arts con lode in Scienze Economiche nel giugno 1944 e Doctor of Philosophy nel dicembre del 1946. Sono sue alcune opere fondamentali per una ricostruzione della storia africana indipendente dalla prospettiva eurocentrica.
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