L’uccello del fulmine: un viaggio nel passato dell’Africa – Lyall Watson
L’uccello del fulmine: un viaggio nel passato dell’Africa – Lyall Watson; traduzione di Pier Francesco Paolini (1984). Milano: Frassinelli, 283 p. : ill. ; 21 cm.
Sulle orme di Livingstone, Adrian Boshier, giovane inglese di sedici anni, intraprende un viaggio avventuroso ed entusiasmante nell’Africa selvaggia dei nostri giorni. Con sè non ha altro che un coltello a serramanico e un Sacchetto di sale. Nel suo vagabondare solitario scopre reperti e tracce che gli permettono di ricostruire le prime attività dell’uomo primitivo e di individuare forme passate di civiltà. Nello stesso tempo viene a contatto con le tribù locali; il coraggio con cui affronta pericoli e avversità della foresta e le sue straordinarie Capacità di «incantatore di serpenti» gli fanno guadagnare il rispetto e la fiducia degli indigeni che lo iniziano alle pratiche di stregoneria e lo mettono a parte dei loro riti più segreti. Testimonianza di un’esistenza straordinaria, L’uccello del fulmine è il resoconto di una realtà complessa e a volte sconosciuta che affianca a magia e mistero l’arte preistorica e la Cultura più antica dell’Africa.
Lyall Watson (12 aprile 1939 – 25 giugno 2008) è stato un botanico, zoologo, biologo, antropologo, etnologo sudafricano ed autore di numerosi libri, tra i più popolari dei quali è il best seller Supernature. Lyall Watson ha cercato di dare un senso ai fenomeni naturali e soprannaturali in termini biologici. Gli viene attribuito il merito di aver coniato il fenomeno ” Centesima scimmia ” nel suo libro del 1979, Lifetide .
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