I benandanti: Stregoneria e culti agrari tra Cinquecento e Seicento – Carlo Ginzburg
I benandanti: Stregoneria e culti agrari tra Cinquecento e Seicento – Carlo Ginzburg (1972). Torino: Piccola Biblioteca Einaudi, 250 p. : ill ; 19 cm.
Con questo volume Carlo Ginzburg ha ricostruito una vicenda, che getta nuova luce sul problema generale della stregoneria. I “Benandanti” – così si chiamavano nel Friuli, tra la fine del Cinquecento e la metà del Seicento, i portatori di un culto della fertilità – si presentarono in un primo tempo come difensori dei raccolti contro le streghe e gli stregoni. Poi, in meno di un secolo, sotto la pressione degli inquisitori, eccoli inaspettatamente assumere i tratti degli odiati antagonisti. Questa trasformazione ha probabilmente valore esemplare. Le diramazioni al di là delle Alpi delle credenze imperniate sui “Benandanti” consentono di avanzare un’ipotesi generale sul significato e le origini della stregoneria popolare.
Carlo Ginzburg (Torino, 15 aprile 1939) è uno storico, saggista e accademico italiano. Attento studioso degli atteggiamenti religiosi e delle credenze popolari all’esordio dell’età moderna, pubblicò nel 1966 I Benandanti, ricerca sulla società contadina friulana del Cinquecento che illumina, sulla base di un cospicuo materiale documentario relativo ai processi inquisitoriali, il rapporto dialettico tra un complesso sistema di credenze capillarmente diffuse nel mondo contadino, esito probabilmente dell’evoluzione di un antico culto agrario con caratteristiche sciamaniche, e la sua interpretazione da parte degli inquisitori, che tendono a una semplificante equiparazione con i codificati moduli della stregoneria.
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