Mu: il continente perduto – James Churchward
Mu: il continente perduto – James Churchward (1987). Milano: CDE, 317 p., .10. c. di tav. : ill. ; 21 cm.
Questo libro ricostruisce la storia di Mu, un continente sommerso dalle acque del Pacifico circa 12.000 anni fa, dopo che ebbe trasmesso i semi della sua altissima civiltà al mondo intero mediante eccezionali “missionari”, i Naacal. Nel 1868 l’autore, giovane ufficiale dell’esercito britannico, conobbe in India il sommo sacerdote di una comunità templare, un Rishi, il quale, notato l’interesse del giovane per alcune iscrizioni di un’antica lingua morta, gli permise di esaminare alcune tavole conservate nei sotterranei del tempio e gli forni la traduzione dei simboli incisi su di esse.
James Churchward si rese conto ben presto dell’importanza di tali documenti archeologici e del loro straordinario valore. Ne studiò a fondo la lingua e volle dedicare l’intera esistenza all’approfondimento dei misteri cui l’aveva iniziato il vecchio sacerdote. Si recò sul Tibet, in regioni sperdute dell’Asia Centrale, presso il Museo di Bulaq al Cairo, in Siberia, nella valle della Lena, sugli Urali, in Nuova Zelanda, nella Polinesia e dovunque supponeva si potessero trovare elementi che gli permettessero di completare la storia del continente Mu, già raccontata dai simboli incisi sulle tavole del tempio indiano, la cui sommersione ed il conseguente ritorno allo stato selvaggio della popolazione sopravvissuta al cataclisma, costituiscono uno dei possibili punti di partenza per la civiltà attuale.
James Churchward (27 febbraio 1851 – 4 gennaio 1936) è stato uno scrittore e viaggiatore britannico. Fu inviato da giovane col grado di colonnello nell’India Centrale, dove raccolse il frutto delle sue ricerche, condotte nel corso dell’intera vita, in cinque libri: The Lost Continent of Mu; The Sacred Symbols of Mu; Cosmic Forces of Mu; The Children of Mu e Cosmic Forces of Mu – Book 2.
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