La storia della magia – Elifas Levi
La storia della magia: con una esposizione chiara e precisa delle sue regole, dei suoi riti e dei suoi misteri; e sedici tavole fuori testo. Ristampa anastatica – Elifas Levi (1859). Roma: Atanòr, 362 p., [16] c. di tav. ; 22 cm.
Lo scopo essenziale, il fine ultimo al quale tendono il mago e la magia, in qualsiasi forma ed espressione, è la «volontà di potenza ». La Magia, infatti, secondo la definizione di Aleister Crowley, è l’arte di provocare cambiamenti conformi alla propria volontà. Secondo la tradizione magica, l’uomo è dotato di tre corpi, ciascuno dei quali funzionante su un diverso piano, o mondo: il corpo fisico, l’anima e lo spirito. Tali livelli non sono indipendenti, e determinate azioni condotte su uno di essi – secondo alcune precise modalità agiscono anche sugli altri, influenzandoli.
Eliphas Lévi, pseudonimo di Alphonse Louis Constant (Parigi, 8 febbraio 1810 – Parigi, 31 maggio 1875), è stato un esoterista francese. Fu il più famoso occultista e studioso di esoterismo dell’Ottocento. Levi pubblicò il suo studio più importante chiamato Dogme et Rituel de la Haute Magie (Parigi 1855-56), un’opera dedicata all’analisi delle più diverse branche dell’esoterismo antico e moderno, che egli definì “scienze occulte”. Inoltre, Levi stabilì per la prima volta un rapporto preciso fra le 22 lettere dell’alfabeto ebraico e i 22 Trionfi dei Tarocchi, da lui definiti “Arcani maggiori”, indicando in queste figure la chiave per la comprensione di tutti gli antichi dogmi religiosi. Dopo quest’opera capitale, Levi pubblicò numerosi altri volumi dedicati alle tradizioni magiche e diventò il punto di riferimento principale per gli studiosi di esoterismo, non soltanto in Francia.
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