La festa: antropologia, etnologia, folklore – Furio Jesi
La festa: antropologia, etnologia, folklore – Furio Jesi (1977). Torino: Rosenberg & Sellier, 215 p. ; 22 cm.
Gli studi sulla festa circoscrivono un ambito di ricerche documentarie e metodologiche entro il quale l’antropologia culturale, l’etnologia, la storia (o scienza) delle religioni e del folklore sono sottoposte, oggi, a una nuova prova specialmente rivelatrice. Questo libro è un’antologia-saggio, cioè il risultato di una raccolta e di un’analisi di documenti relativi alla festa, che non si propone di essere esauriente o enciclopedico, ma di tentare una critica epistemologica con il soccorso di alcuni materiali fatti interagire tra loro. La parte propriamente documentaria (testimonianze e studi sulla festa, dal XVI secolo ad oggi) può essere intesa come un ampio apparato di citazioni, relative alla parte propriamente saggistica, scritta dal curatore.
Furio Jesi (Torino, 19 maggio 1941 – Genova, 17 giugno 1980) è stato uno storico, critico letterario, saggista, germanista, archeologo e accademico italiano. Fin da giovanissimo, compie ricerche di archeologia e storia delle religioni nell’ambito mediterraneo. Dall’esperienza derivano una serie di studi sul mondo dell’antico Egitto e dell’antica Grecia, studi vertenti su temi mitologici e su alcune forme assunte dai culti misterici. Jesi si interessa successivamente alla sopravvivenza dei miti nella cultura moderna, e a problemi di pertinenza antropologica, filosofica ed estetica.Considera proprio maestro soprattutto il mitologo Károly Kerényi, dal cui umanesimo prenderà poi man mano le distanze. All’interesse per la “scienza del mito” e per il funzionamento della “macchina mitologica” Jesi affianca una rilevante attività di traduttore, di consulente per diverse case editrici italiane.
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