Il dono dell’Aquila – Carlos Castaneda
Il dono dell’Aquila – Carlos Castaneda; traduzione di Francesca Dragone Bandel (1983). Milano: Rizzoli, 256 p. ; 22 cm.
Nel corso del suo lungo apprendistato sotto la guida del potente indio yaqui don Juan, Carlos Castaneda si è addentrato sempre più a fondo nei misteri dell’antica arte sciamanica, ed è finalmente pronto a raggiungere il “potere che governa il destino di ogni vivente”: il dono dell’aquila.
Attraverso le esperienze vissute in questa nuova tappa del suo apprendimento, Castaneda sperimenta un incredibile viaggio di conoscenza interiore e, descrivendo la progressiva scoperta di nuovi stati di coscienza, ci dischiude il fascino di quella libertà che, priva di ogni tipo di condizionamento, permette di diventare nagual, energia cosmica pura.
“In questi anni mi sono molto allontanato dalle mie radici di uomo comune occidentale, e devo prima di tutto ripetere che questo non è un racconto di fantasia. Quello che sto per descrivere è un mondo estraneo al nostro, che sembra quindi irreale.”
Carlos Castaneda, in origine Carlos César Salvador Aranha Castañeda (Cajamarca, 25 dicembre 1925 – Los Angeles, 27 aprile 1998), è stato uno scrittore peruviano naturalizzato statunitense nel 1957. Castaneda studiò all’Università della California a Los Angeles conseguendo la laurea in arte nel 1962 e il dottorato in filosofia nel 1973. Con il suo primo libro Gli insegnamenti di Don Juan: una via Yaqui alla Conoscenza del 1968 Castaneda iniziò la sua carriera di scrittore con il proposito di descrivere il suo percorso di iniziazione allo Sciamanesimo mesoamericano. I suoi libri hanno venduto più di 8 milioni di copie in 17 lingue.
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