Peyoteros. Viaggio nella terra magica della droga – Fernando Benitez; traduzione di Marcelo Ravoni e Gianni Guadalupi
Peyoteros. Viaggio nella terra magica della droga – Fernando Benitez; traduzione di Marcelo Ravoni e Gianni Guadalupi (1968). Milano: Il Saggiatore, 302p. ; 20 cm.
A Viricota, nei montuosi deserti del Messico, dove non esiste impronta d’uomo e di civiltà e dove tutto è sacro, fiorisce il peyote. Sarebbe troppo semplice dire che è una pianta del deserto, una droga o un allucinogeno. Il peyote è un dio. Insieme con il mais e il daino forma una triade mistica che è alla base di un complesso cerimoniale primitivo. Gli huicholes, che tra gli indios mesoamericani sono quelli che hanno potuto salvaguardare più a lungo l’integrità dei loro riti, raccolgono annualmente il peyote dopo un’estenuante marcia che è un pellegrinaggio sacro, una progressiva “divinizzazione”. Nessuno ha mai partecipato al viaggio sacro di questi indios. Nessuno, prima di Fernando Benitez, ce lo ha mai raccontato.
Fernando Benitez (Città del Messico, 16 Gennaio del 1912 – Città del Messico, 21 Febbraio del 2000) è stato un giornalista, scrittore, editore e storico messicano.
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