Piante e magia – Lydia Cabrera
Piante e magia – Lydia Cabrera (1984). Milano: Rizzoli, 624 p. : ill. ; 22 cm.
Questo libro, pubblicato all’Avana nel 1954, è una testimonianza unica e irripetibile di un mondo oggi a Cuba in via di estinzione. C’è un doppio motivo che lo rende prezioso. Innanzitutto, esso è il risultato di lunghi anni di ricerca e di studio e gli informatori, già negli anni Cinquanta centenari, che hanno consentito a Lydia Cabrera di tessere con paziente e rigorosa maestria questo gigantesco arazzo delle culture afrocubane, sono ormai morti e con loro è scomparso gran parte del prezioso bagaglio di tradizioni, fedelmente trasmesse di padre in figlio, dagli schiavi africani ai loro discendenti creoli, malgrado gli orrori della tratta e le persecuzioni e le discriminazioni subite anche dopo l’abolizione della schiavitù.
Lydia Cabrera (L’Avana, 20 maggio 1899 – Miami, 19 settembre 1991) è stata una scrittrice cubana, famosa per i suoi studi sulla cultura e la religione afro-cubana. È stata la prima a raccogliere testimonianze sulla santeria e su altre religioni afro-cubane, e ad approfondirne gli studi dal punto di vista letterario, antropologico e etnologico. La più importante fra le sue opere è El Monte (1954), uno studio antropologico delle tradizioni afro-cubane, diventato una sorta di Bibbia per coloro che praticano la santeria, un insieme di credenze religiose nato dal sincretismo tra il cristianesimo e le religioni professate dagli schiavi africani giunti nei Caraibi.
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