Il matriarcato slavo: antropologia culturale dei Protoslavi – Evel Gasparini
Il matriarcato slavo: antropologia culturale dei Protoslavi – Evel Gasparini; a cura di Marcello Garzaniti, Donatella Possamai (2010). Firenze: Firenze University Press, 793 p. : ill. ; 24 cm, 3 volumi.
Il matriarcato slavo è il frutto degli studi e delle ricerche che Evel Gasparini compì durante l’arco della sua vita. Affascinato dall’ipotesi di una stretta connessione fra la proprietà collettiva delle terre e l’antico substrato agricolo-matriarcale della civiltà slava, Gasparini si lanciò nella titanica impresa di analizzare le fonti archeologiche e storiche sulla prima civiltà slava. Basandosi su un’idea di cultura elaborata in campo etnologico, egli mise in luce alcune contraddizioni nell’applicazione del paradigma indoeuropeo alla civiltà slava e individuò una serie di elementi a dimostrazione del substrato matriarcale. Grazie a conoscenze non comuni in antropologia culturale e a profonde competenze linguistiche, nel Matriarcato slavo Gasparini delinea un panorama complesso, dall’economia alla struttura sociale, dalle tradizioni religiose alla musica e alle danze. Scomparso dal mercato editoriale, il volume viene ora riproposto in una nuova, più agevole veste, corredata dall’appendice Finni e slavi – che doveva rappresentare un ulteriore capitolo del Matriarcato, ma ne restò esclusa –, da una dettagliata prefazione di Remo Faccani, che di Gasparini fu discepolo, e da una bibliografia delle opere dello studioso curata da Donatella Possamai.
Evel(ino) Gasparini (1900-1982), dopo la laurea in Lettere a Padova, frequentò a Vienna i più rinomati slavisti dell’epoca presso l’università e molti intellettuali russi, rifugiatisi in Austria in seguito alla Rivoluzione d’Ottobre, che lo guidarono nelle sue prime ricerche di etnologia. I suoi numerosi scritti riguardano sia la letteratura russa che l’etnologia slava. Della prima, non si limitò ad analizzare le opere dei maggiori scrittori (Puskin, Lermontov, Gogol’, Dostoevskij, Tolstoj, Cechov, Leont’ev), ma ne indagò il profilo psicologico e l’ambiente storico-culturale. Della seconda, si interessò in particolar modo della civiltà dei protoslavi, della cultura matriarcale, delle credenze e delle religioni antiche spaziando nella ricerca in altri saperi (archeologia, linguistica, botanica ecc.). Tali temi, inizialmente restituiti nei corsi universitari, confluirono nel libro Il matriarcato slavo. Note etnologiche sulle credenze religiose, le tradizioni iniziatiche e le costumanze nuziali degli antichi Slavi (Milano 1949), che fu nel tempo rielaborato e ampliato fino all’ultima edizione intitolata Il matriarcato slavo. Antropologia culturale degli Slavi (Firenze 1973) «che costituisce, almeno in area italiana, lo studio più completo e una pietra miliare nella letteratura scientifica sui protoslavi» (E. Sgambati).
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