Bioenergetica – Alexander Lowen
Bioenergetica – Alexander Lowen (1983). Milano: Feltrinelli, 315 p. : ill. ; 22 cm.
La bioenergetica è una tecnica terapeutica che si propone di aiutare l’individuo a tornare ad essere con il proprio corpo e a goderne la vita con quanta pienezza possibile. Questo risalto dato al corpo comprende la sessualità, che ne è una delle funzioni fondamentali. Ma comprende anche funzioni ancor più basilari come quelle di respirare, muoversi, sentire ed esprimere se stessi. Una persona che non respira a fondo riduce la vita del corpo. Se non si muove liberamente, limita la vita del corpo. Se non sente pienamente, restringe la vita del corpo. E se reprime la propria autoespressione, limita la vita del corpo.”
Con queste parole Alexander Lowen definisce l’orizzonte del libro in cui fissa i criteri e gli scopi della sua disciplina terapeutica, dispiegandone i metodi e le pratiche corporee.
Così, se il processo di crescita dell’individuo per qualche verso si blocca, la bioenergetica può diventare “l’avventura della scoperta di se stessi” che permette di appropriarsi del proprio corpo e di risolvere quei sintomi psicosomatici che potrebbero affliggere l’esistenza.
Alexander Lowen (New York, 23 dicembre 1910 – New Canaan, 28 ottobre 2008) è stato un medico, psicanalista e direttore dell’Institute for Bioenergetic Analysis di New York. Paziente ed allievo di Reich, coniò il termine di “bioenergia”.
Lowen allargò gli scopi del lavoro sul corpo ed introdusse il lavoro bioenergetico a casa. Anziché limitarsi alla sola pressione e manipolazione delle tensioni muscolari croniche, egli fece uso di alcune posizioni di stress che potevano aiutare queste tensioni a rilasciarsi. La prova evidente di questo ammorbidimento delle tensioni era l’insorgere, nei muscoli, di una fine vibrazione. Lowen poté quindi osservare come i blocchi muscolari impedivano il libero scorrere dell’energia. Per esempio, un diaframma cronicamente contratto, come una strettoia, interrompeva l’onda respiratoria, provocando una respirazione superficiale. Come risultato diminuiva l’apporto di ossigeno ed il livello energetico calava. Questo modo superficiale di respirare è uno dei sistemi che noi usiamo per controllare le nostre emozioni. Per aiutare i pazienti a respirare meglio Alexander Lowen inventò il cavalletto bioenergetico.
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